Reggio Calabria. Non è la prima volta (sarebbe auspicabile fosse l’ultima) che a fronte di riconoscimenti (alquanto rari) da parte dei “capitolini” nei confronti della punta dello stivale, gli indigeni facciano fatica a trovare la quadratura del cerchio, con gravi conseguenze per il territorio ed i suoi abitanti. E’ quanto dichiarano il Segretario Generale CISL, Domenico Serranò e del Segretario Generale CISL Funzione Pubblica, Luciana Giordano. Da qui il vecchio (e saggio) adagio locale, secondo cui “Riggiu non vindiu mai ranu”. Solo che negli ultimi tempi questo masochismo in salsa reggina pare stia contagiando più d’uno e su più versanti. E tutto ciò è inaccettabile, oltre che socialmente pericoloso.. Dopo la vicenda inerente l’aeroporto dello Stretto, inserito dal governo tecnico (Passera e Monti) nel Piano nazionale aeroporti tra l’indifferenza (è un eufemismo) di taluni attori locali, col rischio di vederlo uscire per sempre (sic) dagli scali di interesse nazionale – dopo questa kafkiana vicenda dicevamo – a corroborare l’antico adagio giunge l’iter propedeutico l’istituenda città metropolitana. Le “paure, i disagi, le divergenze” emerse nel corso dell’incontro promosso dal primo cittadino di Reggio Calabria, di cui ci hanno dato contezza gli organi di stampa in queste ore, seppur legittime nell’ambito di un confronto sano e costruttivo, scevro da personalismi e localismi, devono assolutamente divenire argomenti di crescita e non di laceranti divisioni. La via maestra per il riscatto definitivo dei nostri territori, ce lo insegna la storia passata e recente, non può prescindere da un reale percorso condiviso, costruito con l’apporto di tutti, ognuno con il suo patrimonio di idee e cultura. E Reggio ed il suo hinterland abbondano in tal senso. L’istituenda città metropolitana è un’opportunità più unica che rara, deve rappresentare lo spartiacque da cui ripartire per scrivere nuove e più tangibili pagine di storia per Reggio ed i suoi abitanti. A tal proposito la Cisl di Rc insieme ad altre OO.SS. ha sottoscritto di recente un protocollo d’intesa col Dipartimento PAU – LaborEst, per lo sviluppo di iniziative comuni finalizzate alla costruzione di una città metropolitana corrispondente ai bisogni reali dei cittadini (e non agli equilibrismi elettorali delle forze politiche) di tutto il territorio, finalizzate anche a scongiurare i rischi di un processo Reggio-centrico. Un percorso quello della Città Metropolitana ormai ineludibile che mette, fra l’altro, al riparo centinaia di dipendenti pubblici dai pericoli di eventuali e paventati processi di mobilità ultraprovinciali e che costituisce l’ultimo caposaldo a cui ancorare molti uffici pubblici, che sarebbero, altrimenti, travolti e spazzati via dall’onda oceanica dei processi di soppressione ed accorpamenti ultimamente tanto cari ai vari Governi. La Cisl e la CISL Funzione Pubblica chiedono a tutti gli attori della vicenda di compiere un passo indietro e con grande senso di responsabilità di compiere, semmai, l’auspicato cambio di passo.
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