Brancaleone (Reggio Calabria). “U Paradisu?” è il nuovo libro di poesie in vernacolo di Bruno Salvatore Lucisano di Brancaleone che è stato immesso nei circuiti delle librerie e delle edicole calabresi. E’ un’opera di facile consultazione attraverso la quale Bruno Salvatore Lucisano con la sua “satira pungente e sanguigna, quasi carnale e corporale “ come scrive nella prefazione Raoul Elia descrive “la carrellata di personaggi troppo umani, grandi e piccoli, che si affollano alle porte del Paradiso” aspettando la grazia del Signore. “Non mancano le sferzate ironiche sulla politica italiana e sulla abitudine di fare leggi – sottolinea Elia – per porre rimedio ad errori e guai provocati. Ma non voglio dire di piu’, perché vale la pena di leggere e sorridere degli uomini e dei loro vizi, ma soprattutto raccogliere la sfida, seguire il gioco del poeta che riesce a rendere vivo e mordace un dialetto calabrese……” Infatti, l’uso del dialetto esprime pensieri, sentimenti, stati d’animo, aspetti di vita quotidiana perché i dialetti costituiscono preziosi custodi della nostra gente. La perdita del loro uso non è soltanto perdita di un tesoro espressivo, ma anche di un patrimonio culturale e di sentimenti. Troviamo nel dialetto sinfonie di suoni e ricchezza di significati che nascono anche da parole e modi di esprimersi che spesso sono in via d’estinzione, seppure vitali nei loro significati. Le illustrazioni grafiche sono state curate da Venzano Vitalone (per la copertina) e da Massimiliano Scala (disegni del libro) che hanno conferito al lavoro di Lucisano un maggiore significato. Lucisano, infine, oltre ad avere prodotto in passato delle splendide poesie, alcune delle quali molto apprezzate e premiate dalle apposite giurie, è autore, anche, di pregevoli commedie dialettali che hanno riscosso unanimi consensi dalle platee calabresi( “Pipiromania”, “Volia ‘mmazzata”, “ U batteru”, “Peppa a molla”” ecc. Il poeta è presente nell’antologia Critica “Traguardi” di Catanzaro, Grammatica dei dialetti di Vincenzo Crispino-Centro Studi Brutium di Catanzaro e nella Letteratura Calabrese III° volume di Pasquino Crupi-Cosenza.
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