Reggio Calabria. I capo della squadra mobile, Renato Cortese, e il dirigente del commissariato di Gioia Tauro, Leoluca Rocchè, commentano il ritrovamento di un arsenale a Gioia Tauro da parte della Polizia di Stato. L’arsenale secondo gli investigatori era riconducibile alla famiglia mafiosa dei Piromalli. Fucili da caccia, esplosivo da cava e due potenti mitragliatori da guerra, uno Sten di fabbricazione inglese ed un Kalashnikov di fabbricazione cinese, oltre a numerose munizioni. Un ulteriore colpo alle cosche segnato dalla squadra mobile di Reggio Calabria.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
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