Seminara (Reggio Calabria). La Basilica cattedrale gremita di gente, in silenzio ad ascoltare l’omelia del parroco, Gildo Albanese. Tantissima gente, nonostante siano trascorsi tre anni, da quell’infausto 3 marzo, ha voluto stringersi attorno ai familiari e al marito di Angela Scibilia, la giovane di 23 anni morta in ospedale per un caso accertato di malasanità. Fuori dalla chiesa altra gente, insieme ai bambini delle scuole, con in mano tanti cartelli e palloncini colorati, pronti a formare il corteo organizzato dall’associazione C.O.D.I.C.I. in ricordo di Angela. Le struggenti note della canzone “E’ per te” di Eros Ramazzotti, fanno da colonna sonora alla manifestazione. Ad aprire il lungo corteo, uno striscione, a cura della famiglia, con la scritta :”Angela, regalandoci un sorriso, ci hai dato la forza per continuare a vivere”, con a fianco due foto di Angela sorridente. Tutto intorno palloncini colorati, fanno da corona a questa manifestazione silenziosa a cui partecipano tra gli altri, il sindaco Antonio Bonamico, con gli assessori, Vincenzo Attisano, Carmelo Cambareri e il consigliere Giuseppe Laganà. Presenti anche l’assessore provinciale alla cultura, Santo Gioffrè, il consigliere regionale, Giovanni Nucera, la coordinatrice di Codici, Marcella Rosetta, rappresentanti della polizia di Stato del commissariato di Palmi e i carabinieri con il maresciallo Davide Tramontano. Giunti in piazza, sul palco allestito per la circostanza il responsabile territoriale dell’associazione per i diritti dei cittadini, fa ascoltare un audiomessaggio del segretario nazionale, Ivano Giacomelli: “Sul modo di erogare assistenza sanitaria, si ascolta, vi sono tantissimi punti deboli che noi come associazione abbiamo più volte sottolineato agli organi di governo”. Di seguito si alternano il Primo cittadino Antonio Bonamico, la coordinatrice Rosetta e l’assessore provinciale, Santo Gioffré che con motivazioni diverse sottolineano l’importanza di una sanità con strutture ospedaliere efficienti per garantire la dignità umana e il diritto alla salute per il cittadino. Anche l’onorevole Giovanni Nucera rimarca che “occorrono servizi più efficienti, riorganizzando il sistema sanitario partendo dall’applicazione del Piano sanitario regionale approvato nel 2004, aggiungendo che il medico non è il capo espiatorio della sanità, in quanto il sistema sanitario va regolato e organizzato con strutture adeguat”». Anche Rosita Scibilia, sorella di Angela, nel dire basta alle morti assurde, ricorda tra le lacrime che Angela è morta perché un semplice diabete non è stato diagnosticato, aggiungendo anche che i medici che l’hanno curata nella clinica “Villa Elisa” di Cinquefrondi, seppur condannati in primo grado, non sono stati ancora sospesi dall’Ordine. Momenti di commozione sono stati raggiunti allorquando la piccola Melania Ligato, nipote di Angela, ha letto un tema svolto in classe sul problema della malasanità. L’odierna manifestazione, come sottolineato dalla gente, ha voluto essere una forte denuncia ai tanti, troppi casi di malasanità che si registrano in diversi ospedali italiani.
Antonio Ligato