Voglio essere chiaro e diretto, affinché non vi sia dubbio alcuno, su questa mia affermazione: se la politica calabrese (e perché no, reggina) è rappresentata da “personaggi” come l’Onorevole Foti, l’emergenza ha assunto i connotati di una catastrofe. E già perché il nostro, già provato, “ecosistema cerebrale” ha raggiunto un limite di tolleranza tale che non riesce a tollerare più le idiozie o, ancor peggio, gli “squallidi giochini” di una politica becera e piccina. E, per amor del cielo, allontano subito da me il pensiero (capirete, nasce spontaneo) che le affermazioni fatte da Foti possano rispondere a logiche “diverse” da quelle squisitamente politiche. Preferisco pensare che Foti, come la Bella Addormentata, svegliatosi da un lungo sonno si sia trovato catapultato in una realtà a lui sconosciuta. Cosi, come un buon samaritano, preso da “compassione” per questa nostra terra, ha aguzzato l’ingegno (sottoponendo a duro sforzo i suoi neuroni) tanto da venir fuori con una proposta che definire bizzarra è un eufemismo: un governo politico di salute pubblica. Verrebbe da chiedersi: possibile che tutto ciò sia farina del suo sacco? La cosa che più sconcerta (credetemi) è l’incoscienza di “certe affermazioni” ed anche l’inaspettata ed incomprensibile “timida condivisione” da parte del Senatore Valentino. Strabiliante! Due rappresentanti politici reggini che, anziché sostenere la candidatura di un proprio concittadino illustre, quale è Scopelliti, che ha dimostrato con i fatti una buona gestione di governo cittadino ed una lungimiranza politica, cercano di ostacolarlo. In un momento in cui da più parti viene indicato, da autorevoli esponenti politici, quale “candidato naturale “ Giuseppe Scopelliti, ecco il “coup de theatre” del novello Savonarola, dell’Illuminato Foti le cui parole, pure come “distillato di neve tibetana”, disorientano e lasciano perplessi. Nel contesto delle problematiche che incidono sulla realtà calabrese troverebbero ancora spazio, in questa politica, soggetti “nominati” e non eletti dal popolo? Gente che non è stata eletta con i voti dei cittadini e che poi si ergono a paladini di giustizia? Le “farneticazioni” di Foti potrebbero lasciarci indifferenti, in quanto provenienti da una persona che dimostra “scarsa considerazione” dell’intelligenza altrui, ma ci “irritano” perché hanno il sapore di proclami propagandistici e non di scelte maturate e condivise in un percorso politico partito da lontano. La cosa “sconfortante” è quando afferma che “non è etico sperare di imporre dall’alto, solo in virtù di buoni rapporti personali, una propria candidatura”. Onorevole Foti la sua elezione a deputato a quale “congiunzione astrale” favorevole appartiene? Il Sindaco di Reggio ha lavorato cosi bene in questi anni per guadagnarsi la stima e la simpatia di tantissimi big della politica e di tutti i cittadini, tanto da aver meritato l’appellativo di “Sindaco più amato d’Italia”. Ha prodotto un “modello Reggio”, preso ad esempio da altre amministrazioni, ed ha raggiunto eccellenti risultati politici, conquistando sul campo i galloni (non con investiture divine!) Il tutto (naturalmente) non poteva che attirare l’invidia e la “resistenza” di chi vuol continuare a far politica con i “soliti giochini” mascherati da “amor patri”. Mi creda: sarebbe stato meglio tacere! La Calabria ha già tanti guai da sopportare e ….se dobbiamo preoccuparci anche di chi vuole “agitare le acque” chissà per quale oscuro motivo, allora siamo belli e fritti!
Antonio Nicolò – Capogruppo Pdl Comune Rc