Si fa sempre più aspro il confronto all’interno del PD in prossimità del congresso. Nel corso della trasmissione “Mattino cinque”, Ignazio Marino, candidato alla segreteria nazionale, ha lanciato una dura accusa nei confronti di Bersani e Franceschini, in corsa con lui per il vertice del partito . Oggetto della polemica, le presunte irregolarità che, secondo il chirurgo, si starebbero consumando nell’espletamento delle procedure per le votazioni delle tre mozioni congressuali. Le parole che Marino ha pronunciato sono state particolarmente severe nell’indicare che “nel panorama nazionale, che secondo me è entusiasmante per la partecipazione, c’è un ascesso, un bubbone: è la Calabria. Là ci sono situazioni non accettabili. In un circolo di Catanzaro, a fronte di 162 iscritti, la mozione Bersani ha avuto 180 voti, quella di Franceschini 36, la mia nessun voto. E’ evidente una moltiplicazione di voti. Mi aspetto che da quelle parti Bersani e Franceschini siano capaci di dimostrare di saper camminare sulle acque”. Al fine di dipanare ogni eventuale dubbio, Ignazio Marino chiede esplicitamente che sia lo stesso Franceschini, attuale segretario del PD, ad interessarsi della questione che, certo, contribuirà ad innalzare il livello dello scontro all’interno del partito.
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