Reggio Calabria. I servizi pubblici e le infrastrutture sono elementi imprescindibili per il territorio e la loro esistenza ed efficienza condizionano la vita quotidiana di ogni comunità, ma soprattutto dei piccoli comuni in cui numerosa è la presenza di soggetti anziani o impossibilitati a recarsi nei paesi limitrofi per vari motivi, come ad esempio la mancanza di un mezzo di trasporto pubblico o privato. E’ il caso dei cittadini di Plaesano ancora alle prese, dopo diversi anni, con la paventata chiusura dell’ufficio postale, sino a giungere, sostenuti dall’Unione Nazionale Consumatori a programmare nei prossimi giorni, una manifestazione di protesta dinanzi alla Posta centrale di Reggio Calabria. Una protesta pienamente condivisibile dinanzi a scelte gestionali delle Poste, scelte pretestuose e completamente avulse da valutazioni oggettive relative alle evidenti esigenze di intere comunità e che pongono seri dubbi sulla concezione stessa di servizio pubblico, che l’Azienda nazionale sembra aver smarrito nei meandri di assurde, inaccettabili impostazioni gestionali. Ancora una volta le Poste ci forniscono un esempio eclatante di una politica aziendale ancorata a logiche di chiara natura imprenditoriale ed estremamente penalizzante per un’intera comunità, nello specifico la comunità di Plaesano che potrebbe ritrovarsi da un giorno all’altro senza poter contare su un servizio pubblico essenziale. Oggi più che mai è necessario che le Istituzioni, la classe politica, le forze sociali facciano fronte comune dinanzi all’ennesimo tentativo di spoliazione ai danni di un comprensorio della provincia reggina, ai fini della salvaguardia di strutture e servizi che costituiscono per molti utenti vere basi d’appoggio sul territorio, imponendo all’Azienda nazionale un’inversione di tendenza più attinente alla concezione stessa di servizio pubblico.
On. Giovanni Nucera
Consigliere Regionale del PdL Regione Calabria