di Domenico Grillone
Reggio Calabria. Nessun allarme: il virus H1N1, quello dell’influenza A, fa meno paura di quanto all’inizio si poteva supporre. Anzi, secondo quanto affermano eminenti scienziati, è meno pericoloso della normale influenza stagionale. Ma nella gente, purtroppo, è ancora psicosi. Siamo andati a verificare in ospedale l’evolversi della situazione ed i numeri la dicono tutta, anche se il vero picco deve ancora arrivare, sulla presunta pericolosità del virus. Solo cinquanta casi accertati da settembre ad oggi e di questi solo una decina sono stati ospedalizzati. Nessuno dei pazienti ricoverati ha avuto bisogno della terapia intensiva. Inoltre, ai casi accertati bisogna aggiungerne decine e decine in città che si sono risolti in maniera identica alle normali influenze stagionali. Febbre alta, tosse e mal di gola sono i sintomi che accompagnano i vari tipi di influenza, compresa la A. Ed allora un antipiretico e ed eventualmente un antibiotico usato come profilassi per evitare una sovrainfezione batterica, oltre al riposo, rappresentano le normali armi per combattere una influenza i cui pericoli, al momento, sono stati di gran lunga ridimensionati. Nonostante tutto l’azienda ospedaliera Bianchi – Melacrino – Morelli ha predisposto l’istituzione di una Unità di crisi per far fronte alla pandemia ed attuato una speciale procedura per la gestione ospedaliera dei pazienti. Ma la raccomandazione è sempre la stessa: non occorre recarsi al Pronto soccorso, a meno che non sia il medico di famiglia ad optare per questa ultima soluzione. È importante invece vaccinarsi, almeno per quelle persone a rischio, ed è possibile farlo recandosi nei centri vaccinali predisposti dall’azienda sanitaria provinciale.
Da smentire anche tutte quelle voci circolanti in città rispetto alla presunta chiusura di diverse scuole: niente di più falso. È vero che tra gli studenti i casi di influenza A sono stati diversi, ma anch’essi si sono risolti con una normale profilassi senza la necessità di sospendere le lezioni o addirittura chiudere le scuole. Altra notizia importante riguarda la presunta pericolosità del vaccino: secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa lo stesso potrebbe essere pericoloso per la presenza dello squalene (sostanza usata per stimolare il sistema immunitario a rispondere al vaccino). Per contro, Giuseppe Mele, presidente del Fimp – federazione italiana medici pediatri – ha ribadito che il vaccino è sicuro e privo di effetti collaterali ed in merito alla presenza di squalene (presente anche negli altri vaccini contro l’influenza stagionale) ne ha smentito categoricamente la pericolosità affermando che è un olio estratto dal fegato dello squalo e che non è diverso da quello di merluzzo o quello d’oliva, invitando a vaccinare tutti i soggetti a rischio tenendo conto delle priorità legate a patologie particolari.
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