Pizzo (Vibo Valentia). Una banale lite tra vicini che si trasforma in una vera e propria tragedia. Ecco cosa è successo ieri intorno alle 19.30 a Pizzo dove, l’ennesimo alterco tra vicini, ha visto finire in coma profondo un marittimo 52enne della cittadina, raggiunto alla testa da alcuni colpi infertigli da un oggetto contundente al culmine dell’ennesima discussione con i suoi vicini di casa. Il tutto comincia alcuni minuti prima quando un altro marittimo, 28enne, tornando a casa, vede il proprio parabrezza infranto da un oggetto lanciatogli dalla moglie del 52enne, appostata in un angolo nei pressi della propria abitazione. Immediatamente il ragazzo, armato di uno svita-bulloni, tenta di inseguire e vendicarsi della donna che, nel frattempo, si è chiusa in casa chiamando in soccorso il marito. Pochi attimi ed ecco arrivare la madre del ragazzo, di 54 anni, anche lei armata di matterello, e, dopo poco, il 52enne. Ne nasce una vera e propria colluttazione dove il 52enne, colpito alla testa, ha la peggio, cade e non si rialza. In pochi attimi arrivano sul posto gli uomini della Stazione Carabinieri di Pizzo ed i loro colleghi del Nucleo operativo e radiomobile che cinturano l’area, mentre i sanitari del 118 prestano le prime cure alla vittima nella speranza di rianimarla. Sono attimi concitati ma, mentre il ferito viene trasportato in coma all’ospedale di Vibo Valentia da dove, poco dopo, a causa delle gravi ferite, sarà trasferito presso l’ospedale Pugliese di Catanzaro, i militari dell’Arma riescono ad identificare e ad accompagnare in caserma sia i protagonisti della vicenda che i testimoni.
Partono così una fitta rete di interrogatori incrociati e di verifiche tramite alcune telecamere in zona, che consentono di ricostruire l’intricata vicenda e dipanare la matassa di dichiarazioni, smentite e testimonianze.
Alla fine di una notte di lavoro, in cui i militari non hanno chiuso occhio ed hanno escusso decine di testimoni, vengono dichiarati in arresto sia il 28enne che la madre, ritenuti responsabili di lesioni gravissime aggravate e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. I due, dopo gli atti di rito, sono stati immediatamente trasferiti nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia mentre l’uomo, ancora in gravissime condizioni, combatte ancora tra la vita e la morte in prognosi riservata ed in condizioni disperate.