Reggio Calabria. L’Associazione nazionale costruttori edili di Reggio Calabria, scende in campo con il “Codice di autoregolamentazione antimafia”. Un passo coraggioso sulla falsariga del “Codice Vigna”, che definisce la posizione dell’Ance, e un’iniziativa che si aggiunge alla manifestazione “Addio pizzo”. Oggi in conferenza stampa il Presidente della sezione reggina Andrea Cuzzocrea, i vice presidenti Francesco Berna e Vincenzo Caraffa, il tesoriere Michele Laganà e il Presidente dei giovani costruttori edili Francesco Siclari. «Noi stiamo con le istituzioni – ha sottolineato Cuzzocrea – e con questo codice antimafia usciamo allo scoperto, per impedire che appalti e imprese, siano condizionate dalla mafia».
L’applicazione del Codice antimafia, costituisce uno strumento di gestione e controllo per l’impresa, che l’Ance intende promuovere presso tutte le aziende associate in modo tale da prevenire e reprimere il fenomeno mafioso. Un’azione forte, dunque, per proteggere il settore edile, che nella provincia reggina da lavoro a circa 15 mila unità compreso l’indotto, ma che spesso è condizionato da infiltrazioni criminali. Il Codice è stato adottato immediatamente, dopo la delibera dell’8 febbraio, da tutti i componenti del Consiglio direttivo Ance. Infatti, uno dei punti “democratici” del Codice è l’adesione volontaria da parte delle imprese associate, e la mancanza di un regime sanzionatorio.
«Iniziative come questa – ha spiegato Laganà – necessitano di maturità. Il nostro obiettivo è quello di trasmettere un modello culturale nuovo, ma non con un atto impositivo». Dunque scelta politica, ma anche libertà. Il Codice del resto sottopone le imprese ad una procedura complessa, ma che ha come criterio assoluto la trasparenza delle azioni, della selezione del personale, delle operazioni finanziarie, dell’assunzione di appalti, dei rapporti con i fornitori e della scelta degli stessi. In realtà il Codice vuole essere anche un’azione arginante i danni dell’informativa prefettizia atipica, che sta mettendo a dura prova l’esistenza delle imprese edili reggine. Accolto favorevolmente dal prefetto Luigi Varratta, che porterà il Codice sul tavolo del Comitato Interforze caldeggiando un protocollo d’intesa fra costruttori e istituzioni.
Jenny Canzonieri
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