A Reggio Calabria, dove il tasso di disoccupazione è tra i più alti in Italia e quello femminile in particolare si attesta su livelli da Terzo Mondo, 10 giovani lavoratrici vengono mandate a casa, nel silenzio di tutti. Mi riferisco alle dipendenti della Ditta Titan, che dal 27 Febbraio sono state licenziate. La ditta Titan, circa due anni fa, aveva vinto l’appalto per la gestione del servizio di accoglienza e assistenza al pubblico con il Comune di Reggio Calabria. Il contratto scadeva il 3 Novembre ed è stato prorogato di mese in mese fino al 27 Febbraio. Nel frattempo è stata esperita una nuova gara vinta da una ditta di Roma la quale, incomprensibilmente, ha riconfermato solo due delle dipendenti, (quelle che lavoravano presso la segreteria del Sindaco). Con quale criterio? Ma dato che il mio intento non è quello di fare una guerra tra poveri, nell’esprimere la mia solidarietà e il mio appoggio alle lavoratrici licenziate, chiedo che venga salvaguardato il posto di lavoro di tutte le dipendenti che hanno dimostrato in questi anni, tra l’altro, di saper svolgere il loro lavoro egregiamente e con alta professionalità.
Giovanni Nucera