Reggio Calabria. In sostituzione del previsto incontro “La concezione simbolica dei numeri nella Divina Commedia”, martedì 20 aprile alle ore 18,00 presso la Sala di San Giorgio al Corso l’Associazione Culturale Anassilaos, nel 4° Centenario della morte di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, propone un ulteriore approfondimento della vita e dell’opera dell’artista lombardo (2° incontro) avente per tema “Caravaggio e i suoi amici/nemici pittori” allo scopo di analizzare, alla luce dei documenti e delle testimonianze dei biografi (Giulio Mancini, Giovanni Baglione, Giovanbattista Bellori , Francesco Susinno e altri), i rapporti ora amichevoli ora tempestosi che il Merisi intrattenne con i colleghi artisti con i quali venne in contatto durante la sua breve vita. Si comincerà dal suo primo maestro Simone Peterzano, che lo ebbe in casa per quattro anni (così almeno recita il contratto di apprendistato che ci è pervenuto) per poi esaminare gli artisti che conobbe a Roma, da quel pittore siciliano “che di opere grossolane tenea bottega” (Baglioni), identificato in Lorenzo Carli a Mario Minniti, l’amico pittore con il quale Caravaggio visse i primi difficili anni romani e che lo accolse amorevolmente a Siracusa nel dicembre del 1608, da Antiveduto Gramatica a Giuseppe Cesari poi detto Cavalier d’Arpino “da cui fu applicato a dipinger fiori e frutti sì bene contrafatti” (Bellori) con il quale litigò per una vicenda tuttora poco chiara fino a Prospero Orsi, pittore di grottesche. Da essi e soprattutto dal maestro Peterzano e più tardi dal maestro/rivale d’Arpino egli molto derivò per la sua pittura. Gli anni del successo romano, dalla Cappella Contarelli, gli procurarono poi altri amici pittori ma anche molti nemici nel campo artistico. Il carattere del Merisi non era facile ma le rivalità tra gli artisti romani, volte ad accaparrarsi le commissioni più prestigiose, erano così accese da poter sfociare non soltanto nella calunnia ma anche nella rissa e, in qualche caso, nell’omicidio. Giovanni Baglione, il futuro biografo,querelò Caravaggio per certi scritti diffamatori. Ne nacque un processo che, grazie alle testimonianze dello stesso Baglione e del suo sodale Tommaso Salini, detto Mao, avversari del Lombardo, e a quella di Orazio Gentileschi, apre uno squarcio importante sulla vita artistica romana del tempo offrendoci anche nell’interrogatorio del Merisi la possibilità di penetrare il suo carattere e i suoi gusti estetici. Di questi artisti saranno illustrate alcune delle opere più importanti realizzate spesso in aperto contrasto con quelle di Michelangelo. Nel mese di maggio (3° incontro) il Prof. Nicola Petrolino analizzerà non soltanto la figura dell’artista lombardo nel cinema (Derek Jarman) e negli sceneggiati televisivi ma anche e soprattutto quanto la tecnica di Caravaggio e l’uso del chiaroscuro abbiano influenzato lo stesso cinema. A giugno (4° incontro) si parlerà di Caravaggio e della sua profonda religiosità di ispirazione borromaica e si metteranno a confronto le interpretazioni di Maurizio Calvesi e quelle, opposte, di Ferdinando Bologna. Il 18 luglio, infine, giorno della morte dell’artista (5° incontro) , sarà presentato al pubblico un video realizzato da Anassilaos sull’artista insieme alla cartolina commemorativa del Merisi.
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