Diritto di sciopero anche per i poliziotti, lo chiede la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (Consap) al termine della riunione tenutasi a Palazzo Chigi per l’illustrazione delle “misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica”. Il diritto di sciopero – sottolinea l’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa della Polizia di Stato – come unica credibile tutela rimasta per ottenere il riconoscimento dei più elementari diritti.
Si tratta, spiega il Segretario Generale Nazionale della Consap, Giorgio Innocenzi di un diritto che, in molti Paesi avanzati, è stato riconosciuto alle forze di polizia e che, stante il disinteresse del governo per le condizioni di vita e di lavoro degli appartenenti alle forze di polizia, diventa oggi, per la maggioranza dei poliziotti, forse l’unico strumento credibile di rivendicazione.
La mancata definizione del contratto di lavoro 2008-2009, il blocco dei rinnovi sino al 2013, l’estensione per ulteriori due anni della limitazione al turn over del personale e lo scippo delle risorse stanziate negli anni precedenti per il riordino delle carriere del personale sono i principali motivi di uno scontento che motivano ad una stagione di mobilitazione e di denuncia. Alla dichiarazione della Segreteria Generale Consap si aggiunge la denuncia di Carlo Figliomeni, Segretario Generale Provinciale di Reggio Calabria che dichiara:
Ottenere il Diritto di sciopero (regolamentato) è un diritto sacrosanto per i poliziotti che si trovano non rappresentati adeguatamente dalla maggioranza dei sindacati a cui aderiscono. Come oggi presso il Reparto Mobile di Reggio Calabria e ieri a Roma nell’incontro del governo con le parti sociali, si sta assistendo giornalmente che i numeri espressi in deleghe di iscrizione ai vari sindacati ed in Polizia vede il Siulp capeggiare questa sfilza di associazioni, non esprimono il reale disappunto della categoria che si ritrova con un contratto scaduto il 31 dicembre 2007. Un esempio è stato vissuto in occasione di un incontro sindacale con il Primo Dirigente Antonio Matteo, comandante del XII Reparto Mobile di Reggio Calabria, dove si è potuto constatare che una proposta di modifica degli orari di servizio da parte della Dirigenza (a suo dire suffragata dal desiderio dei poliziotti-utenti) e sostenuta dal SIULP e dal SILP per la Cgil (50,4 % degli iscritti), non ha trovato l’unanimità delle rimanenti Organizzazioni Sindacali (Sap – Siap – Ugl Polizia di Stato – Coisp – Consap ed Sp) anche perché supportati da una richiesta degli stessi operatori di polizia, sottoscritta dal 56% di poliziotti interessati. Quindi, conclude Carlo Figliomeni Segretario Generale Provinciale della Consap reggina, lo sciopero pur sempre regolamentato, darebbe voce a tutti gli operatori della sicurezza indipendentemente dalle logiche sindacali, che sappiamo benissimo su che cosa si basano.
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