Reggio Calabria. Il Comitato italiano paralimpico e la Delegazione regionale Calabria della federazione italiana sport intellettiva relazionale, con il patrocinio della Provincia di Reggio Calabria, hanno organizzato i Campionati regionali 2010 di atletica leggera. La competizione si terrà domenica 30 maggio 2010 allo stadio comunale di Siderno.
La location non è stata scelta a caso, a Siderno infatti, si trova l’unica pista in Calabria (costruita 20 anni fa) a 8 corsie, 110 gli atleti, con disabilità intellettuale, fisica e non vedenti, che parteciperanno alle gare, rappresentanti 21 società della Calabria.
Tra questi ci sarà Giusy Versace, la prima donna italiana amputata di entrambe le gambe a correre i 100 mt. La storia di Giusy Versace è particolarmente toccante, ma allo stesso tempo dimostra come con la forza di volontà si possano raggiungere traguardi inimmaginabili. Giusy a 22 anni si trasferisce a Milano, dove tutt’oggi vive, per lavorare nel mondo della moda, a 28 è vittima di un terribile incidente autostradale, in seguito al quale è costretta all’amputazione di entrambe le gambe. Giusy però non si arrende e cerca di ritornare a camminare, e soprattutto a correre con delle protesi sportive realizzate da Daniele Bonacini ingegnere ed ex atleta amputato di una gamba.
Dopo Aimee Mullins e Shea Cowart, Giusy è la prima donna italiana a correre senza le gambe, grazie a due protesi ortopediche al carbonio realizzate dalla Roadrunner foot engineering. Al tavolo della conferenza, presentata questa mattina, a Palazzo Foti hanno partecipato Attilio Tucci, assessore provinciale allo sport, Fortunato Messineo, Coni provinciale, Fortunato Vinci, presidente Comitato italiano paralimpico, Mimmo Praticò, presidente regionale del Coni, Nerses Yeghiazaryand osservatore tecnico della competizione di altetica leggera.
“Abbiamo perso la sensibilità verso i problemi degli altri – ha dichiarato Praticò – questo è uno sport che spesso è strumentalizzato. Attilio Tucci è riuscito a imprimere una svolta allo sport, nonostante le scarse possibilità finanziarie, il suo è un lavoro encomiabile. Lo sport praticato dai diversamente abili – continua Praticò – è più importante di tutti gli altri sport, perché questi ragazzi insegnano agli altri lo spirito di sacrificio”. Le paralimpiadi si svolgeranno seguendo il protocollo della carta olimpica, quindi i giochi si apriranno con la sfilata dei partecipanti, la dichiarazione di apertura e l’accensione della fiaccola olimpica.
Maria Giordano