Caro presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti
Mi concedo di commentare anzi, controbattere, al suo intervento di risposta fatto in occasione dell’incontro con l’assemblea dei sindaci della Locride a Siderno, in cui mi è stato concesso, se pur per pochi secondi, di ricordarle che, oltre a tutti i problemi che i vari primi cittadini, a cui è stato dato spazio, le hanno esposto, purtroppo ancora ci sono circa 4.000 persone che al servizio delle Amministrazione Pubbliche, da più di 10 anni, sono in attesa oltre che, di un riconoscimento del lavoro svolto, di una certezza per il loro futuro.
Anche se mi rivolgo a Lei in prima persona non la consideri una questione personale.
Purtroppo, non possiamo contare sull’appoggio e/o sul sostegno dei Sindaci che per ovvi motivi non avranno mai il coraggio di esporre ed affrontare in maniera risolutiva questo problema tranne che per qualche rara eccezione.
Di certo non accetteremo di rimanere vittime ne delle “scelleratezze” di amministratori che a suo tempo hanno approfittato dell’avvio dei nostri progetti per costruire la loro carriera politica, né degli amministratori che si sono susseguiti, ed ai quali un po’ per viltà, un po’ per opportunismo, di sicuro non per interesse nei nostri confronti, è mancato il coraggio di recidere questo sottile filo di speranza.
Oggi, alla luce delle capacità acquisite e, della dedizione al nostro lavoro non accettiamo che, il nuovo Governatore della Calabria, ci risponda che nulla ci è dovuto e che, l’unica certezza sia la data di scadenza dei progetti ne tanto meno che a pagare sia la Regione o che, il principio della meritocrazia darà a “Cesare quel che è di Cesare”.
Lei sa benissimo che non è così e, se un processo di stabilizzazione è stato avviato negli ultimi anni restituendo dignità a molti nostri colleghi, una sola cosa rimane da fare: sedersi per vagliare tutte le soluzioni attuabili affinché “lo svuotamento del bacino” non provochi una esondazione di persone senza più possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro ma una corretta e controllata gestione delle risorse umane e delle competenze acquisite per fare in modo che ognuno di noi trovi la sua dovuta collocazione nel mondo del lavoro.
Lei è persona colta ed intraprendente e sa benissimo che sulle nostre spalle pesa l’onere ed il dovere di garantire ai nostri figli un futuro migliore e questa garanzia dipende anche dal grado di gratificazione personale che ogni giorno viviamo sul posto di lavoro e se è vero che il lavoro nobilita l’uomo la nostra categoria, da una parte si sente nobilitata ma, dall’altra fortemente umiliata e sfruttata.
La prego di non considerare la presente come lo sfogo di una “DONNA SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI” nè tanto meno, quello di una presuntuosa che pensa che tutto le sia dovuto, se mi darà la possibilità capirà che così non è.
Riconosco, e vivo sulla mia pelle, quasi tutti i mali che affliggono la nostra terra, ma non per questo sono disposta ad accettare che il problema LSU LPU diventi fra 50 anni un breve capitolo nei libri di storia o in qualche saggio sulla politica e sull’economia in cui verrà descritto come mero fenomeno sociale figlio di una classe politica stantia ed opportunista che, del lavoro nero legalizzato, ha approfittato per garantire servizi e per guadagnarsi una manciata di voti in più.
Negli ultimi otto anni ho lavorato, e lavoro, al fianco di amministratori operosi che hanno cercato di dare delle risposte ma, che per attenersi alle linee guida partorite in sedi istituzionali superiori alla loro, quasi mai rappresentative, non hanno potuto adoperarsi ulteriormente nonostante la consapevolezza della nostra efficienza.
Mi auguro, che per quanto esposto nella presente, se pur in forma molto concisa, Lei prenda in considerazione la possibilità di rivedere le sue idee in proposito.
Rimango fiduciosa in un possibile incontro ufficiale, in cui poter affrontare in forma più democratica la questione e nell’attesa, le porgo Distinti Saluti.
Cinzia Musitano
Lpu Comune di Ardore
Rappresentante del “Comitato per la difesa dei diritti degli Lsu Lpu della Locride”