Catanzaro. Un lungo ed articolato intervento – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – quello del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, in occasione dei lavori del Consiglio Regionale, convocato a Palazzo “Campanella” di Reggio, per la discussione sull’informativa relativa allo stato di attuazione del Piano di rientro del debito sanitario. “La nostra certezza – ha affermato il Presidente Scopelliti – è quella di restituire ai calabresi una sanità in grado di dare risposte alle loro aspettative, con scelte coraggiose, capaci di incidere positivamente sul futuro della regione. C’è una sola strada che non ha svincoli d’uscita, noi vorremmo percorrerla speditamente, anche perché non si può aspettare. La sanità in Calabria deve recuperare credibilità, vogliamo costruire strutture di prestigio e adeguate, anche per poterci confrontare, alla pari, con le altre regioni. Vorrei affrontare un dibattito serio e costruttivo, forse non c’è stata una condotta eccellente nel passato, ma se si è sbagliato negli scorsi anni, nell’ultimo periodo non è stato fatto nulla per cercare di correggere gli errori, emersi soprattutto nella relazione della commissione ‘Riccio-Serra’nel 2008 e messa frettolosamente da parte dal centro-sinistra. L’emergenza sanitaria in Calabria c’è e – ha proseguito Scopelliti – la percepiamo ogni giorno: ospedali non funzionanti, posti letto eccessivi, ricoveri inappropriati, un debito difficile da quantificare ma che indebolisce questa Regione sempre di più”. Da una prima elaborazione dei dati, al 31/12/2007 il debito totale ammontava a 2,166 miliardi di euro, di cui effettivi 1,610 miliardi. Dall’ultima ricognizione, relativa al 31/12/2009, il debito fino al 31/12/2008 ammonterebbe a 870 milioni di euro. Altra questione cruciale, i ricoveri inappropriati: la percentuale nel 2008 era del 16.7%. “Mettere mano alla sanità calabrese – ha proseguito il Presidente Scopelliti – significa rivedere innanzitutto la rete ospedaliera. Abbiamo strutture fotocopia ovunque, venti ospedali con meno di cento posti-letto e tra questi, undici a rischio sicurezza; proprio per questo aumenteremo i controlli sull’appropriatezza delle prestazioni, valorizzando le professionalità sul territorio. Serve, però, anche una qualificazione dell’offerta sanitaria con una rete ospedaliera che garantisca delle strutture d’eccellenza. In questo quadro – ha aggiunto Scopelliti – hanno sicuramente un ruolo strategico le Università”. Tra le altre cifre evidenziate, quella relative all’emigrazione sanitaria che ha inciso sul bilancio regionale per 238 milioni di euro. Queste, invece, le cifre della mobilità passiva dei ricoveri ordinari: sono 47.147 (15%) e tra i motivi del ricovero c’è la chemioterapia, l’artrosi al ginocchio e l’angina, nelle seguenti regioni: Lombardia 20%, Lazio 19%, Sicilia 13%, Emilia Romagna 12%, Toscana 8%. Si è discusso, inoltre, del numero dei posti letto. In Calabria ve ne sono 8874 con le seguenti medie per abitante nelle cinque province calabresi: Reggio Calabria 3.9%, Cosenza 4.5%, Vibo Valentia 2.6%, Crotone 5.2% e Catanzaro 5.4%. A fronte del 3.3% + 0,7% per la lungodegenza previsto dal Piano per la Salute. Il Presidente Giuseppe Scopelliti ,durante il proprio intervento, ha anche illustrato il processo di riorganizzazione della sanità calabrese che prevede la riconversione e la chiusura dei piccoli ospedali, la riorganizzazione della “rete Emergenza” e la riorganizzazione della “Continuità Assistenziale”. In pratica risorse per il potenziamento della rete territoriale nel contesto di una programmazione regionale che prevede tempi standard nettamente più elevati. Risorse che verranno attraverso il potenziamento dell’ADI (assistenza domiciliare integrata), della residenzialità e sviluppo dell’U1 (Unità territoriale Assistenza primaria, Case della Salute, Unità di Cure Primarie). L’organizzazione della rete ospedaliera dell’emergenza urgenza prevede, secondo la Giunta Scopelliti, 4 HUB (Centri stella, le strutture principali presenti sul territorio), 8 SPOKE, (Strutture periferiche di riferimento collegate alle strutture stella), 6 PS (Pronto soccorso), 4 PPI AREA DIS (Punti primo intervento in strutture ospedaliere riconvertite), 6 PPI H24 (Punti primo intervento che agiscono sulle 24 ore), 3 PPI H12 (punti primo intervento che agiscono sulle 12 ore). Previste infine da tre a cinque strutture ospedaliere da chiudere. Un passaggio fondamentale dell’intervento del Presidente Scopelliti è stato dedicato al contenimento della spesa sanitaria. Secondo il piano messo a punto dalla Giunta Regionale, saranno 150 milioni risparmiati nel 2011 e 250 nel 2012. Nel dettaglio, sessanta dal settore farmaceutica, 25 dal personale, 20 dalla Sua e 35 dalla SUA (stazione unica appaltante) per quanto riguarda la fornitura centralizzata, 40 dall’ospedalità privata e 35 da quella pubblica. Il Presidente Scopelliti ha mantenuto il primo impegno preso con i calabresi sin dalla campagna elettorale: nessuno tra i manager nominati dalla nuova giunta, ha avuto incarichi nella sanità calabrese. “I manager devono lavorare, in rispetto della loro autonomia, attuando le linee politiche dell’esecutivo: non potranno più condizionare le scelte della politica”. A conclusione dell’intervento, il Presidente Scopelliti ha rivolto un appello a tutta la politica regionale affinché, senza demagogia, si lavori per dare un forte segnale di discontinuità nei confronti delle scelte effettuate in passato. “” cittadini calabresi – ha dichiarato Scopelliti, riprendendo l’appello dei genitori della bimba morta a Trebisacce – vogliono una sanità che dia risposte”.
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