Reggio Calabria. L’Assise Consiliare cittadina non finisce mai di stupire. Al peggio non c’è mai fine. Dopo le ripetute sedute consiliari in cui l’ha fatta da padrona la mancanza di numero legale, dopo che una recente seduta si è potuta effettuare avvalendosi di artifizi nella totale assenza del rispetto delle regole democratiche e statutarie, essendo oggi in discussione il documento preliminare sul Piano Strutturale Comunale, eravamo convinti che un impegno di così alta valenza per lo sviluppo futuro della città riuscisse a dare la dritta ad una maggioranza totalmente deflagrata ed in completa crisi di identità. Nemmeno per sogno, nulla di tutto questo, anzi è stato intentato un vero e propio teatrino, con consiglieri che entravano ed uscivano dalla sala del Consiglio in barba a qualsiasi interesse nei confronti della città e di tutta la cittadinanza reggina. La seduta odierna del Consiglio passerà alla storia della politica reggina, come la seduta in cui l’ha fatta da padrona la richiesta di numero legale. Se ricordo bene, ciò è avvenuto per ben nove volte e mai sotto imprimatur della minoranza, responsabilmente presente data l’importanza del problema in discussione per il futuro di Reggio Metropolitana. La seduta, oltre le varie richieste di numero legale, è vissuta sulla relazione dell’assessore Porcino, nella totale assenza della maggioranza escludendo qualche consigliere, in dispregio alla relazione dello stesso e, di fatto, sfiduciandolo. Tale atteggiamento irresponsabile, che ormai si ripete con regolare frequenza, dovrebbe far capire al Sindaco Raffa che la maggioranza si è sciolta come neve al sole o, per meglio dire, non è mai esistita, essendo stata la stessa opera di baratti e spartizioni, non figlia certamente di un progetto politico che avesse a cuore gli interessi della città e dei reggini. Pigliando atto di tutto ciò e traendo le relative deduzioni, come atto di responsabilità verso l’intera città e nel tentativo di contrastare l’immobilismo in cui la stessa è stata catapultata, dovrebbe rassegnare immediatamente ed irrevocabilmente le dimissioni, portando allo scioglimento di un Consiglio Ombra. Non può essere consentito a nessuno giocare sulla pelle della gente, sul futuro di una città votata alla completa paralisi socio economica ed amministrativa. Non si può continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori della Leonia, della Multiservizi ecc. e sulle loro famiglie. Se non si è in grado di governare la città, facendo fronte a tutte le difficoltà , onorando gli impegni, si vada tutti a casa. La cultura della democrazia e della legalità dovrebbe essere rammentata a coloro che l’hanno dimenticata e sono tanti, troppi. Oggi è stata ufficializzata una ulteriore pagina di discredito, davanti ai media , umiliando ancora una volta una città allo stremo. Reggio ed i reggini anelano ad un governo che si faccia carico dei loro problemi tramite una classe politica responsabile che possa far aprire il cuore dei cittadini alla speranza di rilancio per una città totalmente alla deriva. L’obiettivo dell’accaparramento di posti di potere, la guerra tra fazioni di un gruppo che ha perso il bandolo della matassa ed anche la faccia con la sopravvenuta assenza del loro leader, dimostrano quanto labili e flebili erano gli equilibri su cui per tanto tempo si era retto il cosidetto progetto o sistema Reggio e di cui oggi la città ed i reggini stanno pagando ed ancora continueranno a pagare a propie spese e per svariato tempo le relative conseguenze. Reggio avrebbe meritato e merita certamente ben altro .
Nino Zimbalatti
Consigliere comunale