Reggio Calabria. Giuseppe Schepisi, rappresentante di bevande incensurato, reggino di 35 anni, è il nome dell’uomo che questa mattina si è presentato spontaneamente presso il Comando provinciale dei Carabinieri, consegnando ai militari una pistola a tamburo cal. 357 Magnum e riferendo di avere ucciso con quel revolver, poco prima, il cognato. L’immediato sopralluogo dei Carabinieri presso l’abitazione indicata, in via Ferruccio 146, ha permesso di accertare la veridicità della confessione resa dal sedicente assassino. All’interno della camera da letto, sul letto matrimoniale, giaceva il corpo senza vita di Vincenzo Calarco, 37enne militare della Guardia di Finanza in congedo, colpito mortalmente da 4 proiettili nella regione toracico-addominale. Al momento del delitto non erano presenti altri familiari all’interno dell’abitazione. I motivi del gesto sono riconducibili a dissidi familiari e recenti litigi. I rilievi del caso sono stati eseguiti a cura Sezione Investigazione Scientifica, hanno permesso di ricostruire l’esatta dinamica del fatto di sangue. Giuseppe Schepisi è stato arrestato nella quasi flagranza per il reato di omicidio volontario.