Rosarno (Reggio Calabria). A distanza di 24 ore dall’annuncio dell’abbandono della sfida elettorale con Elisabetta Tripodi, candidata a Sindaco di Rosarno per lo schieramento di partiti del centro sinistra, Giacomo Saccomanno è tornato sui suoi passi e, nel corso di un incontro con la cittadinanza svoltosi in serata, ha reso noto che proseguirà la campagna elettorale fino al ballottagio. Un passo che Saccomanno, sostenuto da quattro liste civiche, ha motivato con la spiegazione che “le autorità mi hanno voluto incontrare e con loro ho parlato di quanto sta accadendo a Rosarno. Sono stati tantissimi, tra amici, esponenti politici politici e cittadini, che mi hanno invitato ad andare avanti. Io ho espresso indignazione nei confronti di chi, come è avvenuto nello scorso mese di gennaio in occasione della rivolta degli immigrati, aveva infangato questa città. Questa campagna di stampa contro Rosarno, che non è più tollerabile, è legata ad una strategia precisa che ha lo scopo di criminalizzare la nostra città”. In riferimento alle accuse da lui rivolte al PD di Rosarno, che avrebbe accolto tra i suoi attivi sostenitori un nipote di Domenico Oppedisano, uomo di spicco della ‘ndrangheta, il candidato a Sindaco si è difeso sottolineando che “E’ stato uno sfogo per il quale chiedo scusa alla persona interessata ed alla città. Rosarno non è solo ‘ndrangheta. Ci sono tante persone perbene e bisogna sconfiggere il teorema secondo cui chi non è di sinistra è un mafioso. Una teoria che è assolutamente inaccettabile”.
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