Reggio Calabria. Qualche giorno fa (giovedì 3 febbraio) il Comune ha riattivato ad Arghillà nord il servizio scuolabus per circa 100 bambini poveri, servizio che era stato sospeso il 7 gennaio per il mancato pagamento della tassa di iscrizione. Per la riattivazione del servizio l’Opera Nomadi ringrazia l’assessore alla Pubblica Istruzione, il dottor Sebastiano Vecchio che, come ha già fatto lo scorso anno, anche in questa occasione si è impegnato nel superare le difficoltà relative al pagamento della tassa di iscrizione; ringraziamo, inoltre, il sindaco Giuseppe Raffa, il consigliere comunale Demetrio Delfino e i consiglieri circoscrizionali che hanno appoggiato l’operazione. L’Amministrazione comunale ha dimostrato di comprendere che in un quartiere come Arghillà, dove il problema della dispersione scolastica è tra i più gravi, non ha senso che l’ente pubblico aggravi le situazioni vissute dalle famiglie, ponendo ulteriori ostacoli alla frequenza scolastica, oltre a quelli che l’emarginazione e il degrado già offrono ogni giorno. Anche quest’anno, il Comune ha dovuto constatare che imporre la tassa di iscrizione (tassa istituita con delibera di Giunta nr 161 del 3 giugno 2009) per il servizio scuolabus a delle famiglie veramente povere significa causare un aumento dell’evasione scolastica e, quindi, negare il diritto allo studio sancito dalla Costituzione italiana (articolo 34) in modo gratuito per i primo otto anni. Questa tassa ha portato alla sospensione del servizio scuolabus per ben 23 giorni e, dunque, ad un netto aumento dei giorni di assenza dalle lezioni per la gran parte dei 100 minori interessati. Le assenze, oltre che danneggiare il rendimento di questi alunni, secondo le norme introdotte dalla riforma Gelmini (superati i 50gg di assenze l’alunno viene bocciato), hanno messo a repentaglio la promozione degli studenti in questione per l’anno scolastico in corso. E’ chiaro che questa imposta non ha alcuna utilità, ma anzi genera ogni anno delle difficoltà alle famiglie povere (rom e non rom) e alla stessa Amministrazione comunale che deve trovare il modo di ovviare alla sospensione del servizio che automaticamente viene applicata. Pertanto, apprezzando la riattivazione del servizio, cogliamo l’occasione per chiedere al sindaco Raffa e alla Giunta l’abrogazione di tale imposta per evitare che ogni anno si debba affrontare tale situazione paradossale che penalizza gli alunni più svantaggiati. Per realizzare una politica autenticamente inclusiva per l’intera comunità reggina, a nostro parere, è necessario partire dai bisogni delle fasce più deboli e quanto fatto va in questa direzione.
Antonino Giacomo Marino
Presidente Opera Nomadi