Palermo. L’amministrazione regionale interverrà in tempi strettissimi per consentire rapidamente la riapertura delle Terme di Acireale. Per affrontare questa tematica il collegio dei liquidatori incontrerà nuovamente, la prossima settimana, i dirigenti del dipartimento Economia della Regione per definire la procedura rivolta a reperire le risorse finanziarie. L’ufficio dei liquidatori delle Terme di Acireale aveva comunicato, nei giorni scorsi, di essere stato costretto a procedere alla chiusura temporanea dell’impianto, sulla base di alcune relazioni tecniche del responsabile della sicurezza, a causa dello “stato di degrado sia da un punto di vista strutturale che tecnico-impiastico”. “Nel ricordare che gli atti delle precedenti gestioni sono stati trasmessi alla Magistratura contabile – sottolinea Margherita Ferro, co-liquidatore e ultimo amministratore per un breve periodo prima dell’avvio delle procedure straordinarie – è necessario tenere presente come questa società sia stata sottoposta a un progressivo indebolimento strutturale e infrastrutturale, nel corso delle gestioni passate. Un fatto che ho potuto rilevare nel breve periodo del mio mandato da amministratore e che ha appunto costituito il motivo fondante per far decidere al legislatore regionale lo scioglimento anticipato della società”. Per i liquidatori, infine, non c’è alcun dubbio che la crisi della Società Terme di Acireale sia stata aggravata da una serie di anomalie gestionali con seri aggravi per l’Erario regionale.
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