Catanzaro. Di seguito il testo di una nota diffusa da Mimma Iannello, segretaria regionale della Cgil, in merito al Piano di rientro dal deficit nel settore della sanità ed i cui primi risultati sono stati illustrati lunedì dal presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti.
Il commissario ad acta ha annunciato all’Università di Cosenza di aver ottenuto dal Tavolo di monitoraggio Massicci, il parere positivo sulle misure sanitarie adottate per il rientro dal debito sanitario. Non solo. Spingendo in avanti le promesse su una sanità risanata ed efficiente che ancora non si vede proprio, ha annunciato che eventuali risparmi derivanti dal risanamento dei conti potranno essere investiti in altri settori e fra questi ha indicato l’Università, d’altronde era lì. Sarebbe utile ricordare al presidente commissario che al tavolo sull’emergenza ticket tenuto con i sindacati assunse l’impegno, non ratificato come chiedeva la CGIL, di sgravare i cittadini calabresi dagli oneri del ticket e dalla maggiore tassazione fiscale non appena si sarebbero verificate condizioni favorevoli di bilancio. Non è difficile far notare che se oggi i conti migliorano sensibilmente è perché si chiudono servizi ed a pagare sono i lavoratori, i pensionati, gli inoccupati, i lavoratori in CIG, i loro familiari a carico; perciò, se c’è qualcuno che deve avere un ritorno ebbene, sono proprio quei soggetti a dovere essere sgravati per primi dai tanti sacrifici a cui sono sottoposti. Questo senza contrapposizione alcuna fra portatori diversi di bisogni, molti dei quali discendono dai tagli di ministri amici/amiche, vedi tagli Gelmini a Università e scuola. La CGIL denuncia da tempo, che la virtuosità sanitaria si misuri non dai tagli ma dalla capacità di costruire un’offerta integrata di servizi ospedalieri e territoriali dentro un giusto equilibrio finanziario in grado di dare qualità e appropriatezza alla spesa. Vorremmo che la virtuosità si misurasse a partire dal rivendicare al Governo nazionale risorse certe per il Welfare falcidiato dai tagli di Tremonti o contrastando modelli di federalismo che metteranno in ginocchio l’intero Mezzogiorno. Ma così non è e la CGIL il prossimo 6 maggio farà sentire la sua voce e le sue proposte nello sciopero generale per chiedere nuove politiche per la crescita, il lavoro, il Welfare, il fisco, i diritti, il Mezzogiorno. Questo quadro di criticità, aggravate dal federalismo municipale e regionale, dovrebbe portare il commissario alla sanità al rispetto di impegni assunti e a rendere pubblici i dati definitivi sul debito pregresso e sul deficit annuo insieme a quei numeri che consentano di leggere i risparmi operati per ogni capitolo di spesa (es. farmaceutica, personale, Irpef, Irap, ticket, ecc.). Sarebbe utile per alleviare i cittadini dal carico di peso fiscale e per offrire uno squarcio di trasparenza necessario per comprendere se il senso di marcia intrapreso è quello giusto o va invertito.
Mimma Iannello
Segretaria CGIL Calabria