Palermo. “Conoscevo Mimmo Calabrò da tanti anni. Era grande amico di mio papà, poi lo è diventato anche per me, ci accomunava il fatto che entrambi avevamo le nostre radici a Reggio Calabria. Oggi piango il collega giornalista, ma soprattutto l’amico al quale sono rimasto sempre legato. E’ stato un uomo che ha servito fino in fondo il suo mestiere, sempre attento alle sollecitazioni del territorio e con uno spirito di libertà, che ha animato il suo lavoro e che ho sempre rispettato. Per lui la professione contava più di tutto. La sua scomparsa è una perdita pesante non solo per quanti – come me – hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di apprezzarne le ineguagliabili qualità di uomo, di giornalista e di scrittore, ma per tutto il mondo dell’informazione e della cultura siciliana. Mimmo mancherà a tutti. Alla sua famiglia porgo i sentimenti più sinceri di partecipazione al grande dolore. Personalmente lo ricorderò sempre e, con sincera e profonda commozione, lo abbraccio con affetto”. E’ il ricordo di Mimmo Calabrò, giornalista della Gazzetta del Sud, scomparso improvvisamente la notte scorsa, dell’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Sebastiano Missineo.
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