Palermo. Nell’ambito del costante monitoraggio del fenomeno dei traffici illeciti i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo hanno sequestrato circa 60 chilogrammi di sigarette di contrabbando di varie marche introdotte illecitamente nel territorio nazionale da un cittadino tunisino successivamente tratto in arresto in flagranza di reato. L’operazione “Illegal smoke 3” delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria si è incentrata sul controllo delle più importanti arterie di comunicazione che insistono nel territorio palermitano. Infatti, proprio tale continua opera di monitoraggio ha consentito di individuare una autovettura che per talune circostanze quali alcune peculiari caratteristiche strutturali, il rilevante abbassamento della carrozzeria e le modalità di tempo e di luogo, hanno fatto insospettire i finanzieri che hanno proceduto a controllare nello specifico un’autovettura in sosta appartenente ad un cittadino di nazionalità tunisina. All’apparenza l’autovettura trasportava solo effetti personali, prodotti alimentari e succhi di frutta in brik. Ma tutta questa normalità non ha ingannato i finanzieri che dopo un’approfondita perquisizione hanno rinvenuto nell’automezzo un vero e proprio “doppio fondo” creato nella parte posteriore dell’autovettura sotto la carrozzeria dove erano celate centinaia di stecche di sigarette di contrabbando. Altre stecche di sigarette, invece, erano nascoste nella “merce di copertura” di vario genere e in particolare nei brik il cui contenuto era stato svuotato e diligentemente richiuso. A conclusione della completa ispezione dell’autovettura sono stati sottoposti a sequestro più di 60 chilogrammi di “bionde”. Il cittadino tunisino, con regolare permesso di soggiorno, è stato tratto in arresto in flagranza di reato e, dopo i rilievi di rito, posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il rito direttissimo. L’autovettura invece, stante le modifiche adottate per occultare le sigarette di contrabbando illecitamente trasportate, è stata sottoposta a sequestro preventivo ai fini della successiva confisca. L’arresto ed il sequestro preventivo sono stati convalidati dal Tribunale di Palermo.
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