Reggio Calabria. Oltre il 90% della costa calabrese è balneabile e, secondo i parametri dell’Unione Europea in vigore in Italia dall’anno scorso, di qualità eccellente. E’ questo il dato emerso dal quarto Forum della Balneazione in Calabria che si è tenuto questa mattina nella Sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale a Reggio Calabria, a cura dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal). Ad introdurre i lavori è stata la Prof.ssa Marisa Fagà, Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Arpacal, che ha sottolineato come gli obiettivi chiave della sua azione siano riassumibili in due parole: concertazione e condivisione. ‘’Intendo dare il mio contributo a questa nuova fase dell’Arpacal – ha affermato il Presidente Fagà – attivando una costante collaborazione, a doppio binario, dell’Arpacal con le istituzioni regionali, ma anche con il mondo dell’associazionismo, in un dialogo decisivo per consolidare nell’ambiente il ruolo centrale che deve avere, sia nella vita dei cittadini e sia nelle strategie di sviluppo del territorio. Non deve sfuggire che l’ambiente è una delle poche linee strategiche che, nelle politiche di programmazione comunitaria, è trasversale a tutte le misure. Questo significa che il legislatore comunitario, così come il Presidente Scopelliti nel suo impegno quotidiano, vede nell’ambiente la chiave dello sviluppo del prossimo secolo. E poi, parlando delle nostre coste, mi chiedo come mai il mare non sia più strumento di sviluppo e prosperità come era, e non è retorica, nella Magna Grecia che ha fatto la storia della nostra terra. Tutti dobbiamo essere partecipi del sogno di una Calabria sostenibile. Un ringraziamento, per la presenza e la collaborazione quotidiana, va a tutte le Forze dell’Ordine che, con noi, combattono i diversi fenomeni della eco-criminalità’’. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore regionale alle Politiche dell’Ambiente della Calabria, On.le Francesco Pugliano, che ha sottolineato come sia necessario un patto fra calabresi, perché ogni cittadino è chiamato a dare il suo contributo responsabile, facendo in modo che il mare diventi il patrimonio più prezioso sul quale investire. In una regione come la Calabria, fatta di coste e di mare, non si può che partire dal mare per avviare e definire nuove politiche di sviluppo. I dati che abbiamo ricevuto da Arpacal sono confortanti ma ci dicono anche che il mare ha bisogno che in Calabria si faccia di più”. Il Commissario dell’Arpacal, Dr.ssa Sabrina Santagati, ha rilevato come i dati resi noti da Arpacal, e consultabili sul portale internet nazionale www.portaleacque.it, “ci danno l’opportunità di valutare il trend di qualità delle nostre acque. I dati raccolti, omogeneizzati e relativi agli ultimi 4 anni, che abbiamo condiviso con il Ministero della Salute, servono per pianificare le future azioni volte al ripristino delle criticità esistenti lungo le coste dell’intera Calabria”.
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