Curinga (Catanzaro). I carabinieri della Stazione di Curinga hanno eseguito due “fermi di indiziato di delitto” a carico dei fratelli Michele Catanzaro, di 33 anni e Simone Catanzaro, di 29 anni, entrambi di Curinga. Il provvedimento è stato emesso dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, al termine di un’indagine compiuta dai carbinieri della Stazione di Curinga. L’attività è scaturita dalla denuncia sporta l’8 luglio scorso da Francesco Gugliotta, commerciante di Filadelfia. La vittima, infatti, si è presentato in caserma riferendo di essere stato aggredito dai due fratelli Catanzaro a seguito di un litigio originato da problemi di natura economica tra i tre. Durante la colluttazione, Gugliotta ha riportato lesioni e contusioni guaribili in 10 giorni. La paziente e certosina attività di indagine svolta dai militari ha permesso di ricostruire la vicenda con dovizia di particolari, appurando che, oltre alle lesioni, il commerciante, durante l’aggressione aveva subito il furto di un monile in oro e la cifra di 700 euro. I dati di fatto raccolti dai carabinieri e la collaborazione della vittima hanno consentito al pubblico ministero di formulare contro i fratelli Catanzaro l’accusa di rapina e lesioni e la consequenziale emissione del fermo. Inoltre, Michele Catanzaro dovrà rispondere anche del reato di inosservanza degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. I due fratelli, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso la casa circondariale di Lamezia Terme a disposizione del gip per la successiva udienza di convalida.
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