Palmi (Reggio Calabria). Nell’ambito della costante e intensissima attività di vigilanza ambientale sul litorale a tutela della salute pubblica che il Corpo di Polizia Locale, diretto dal maggiore Francesco Managò, sta proseguendo in questa stagione, personale dipendente si è portato nei giorni scorsi sul lungomare Tonnara, dove già lo scorso anno era stato riscontrato un abbandono di rifiuti sul suolo all’interno di un’area privata appartenente a tale Felice Mercuri, il quale era stato indagato per il conseguente reato ambientale e si trova a giudizio. A quella denuncia era seguita l’immediata ordinanza nr.175 a firma del Sindaco Gaudio, con la quale il Mercuri era stato diffidato a sgomberare l’area a pena dell’esecuzione coattiva della bonifica. Si è accertato che il Mercuri non solo non aveva ottemperato all’ordinanza, ma addirittura aveva aggravato la situazione ambientale accumulando in maniera incondizionata rifiuti delle più svariate tipologie. Dai rilievi emerge chiaramente che l’area è ormai divenuta una discarica a cielo aperto di rifiuti di ogni natura, compresi rifiuti ingombranti, nocivi e cancerogeni, che mettono a serio rischio l’incolumità e la salute pubblica dei villeggianti che stazionano in spiaggia soltanto a pochi metri di distanza. Quintali di eternit in lastroni si trova accumulato sul terreno e privo di qualsiasi protezione atta ad evitare dispersione di polveri, con frammenti sparsi ovunque. Dallo stato dei luoghi emerge chiaramente che, il soggetto ha ivi effettuato, grazie al deposito incontrollato nel tempo, un’attività di raccolta di rifiuti non autorizzata in grossi quantitativi, tra i quali spiccano proprio quelli contenenti amianto. E’ evidente che è venuto meno l’elemento “dell’occasionalità” dell’abbandono dei rifiuti sul suolo. Il deposito incontrollato e indiscriminato dei rifiuti, ripetuto ed organizzato, è così sfociato così nella più grave fattispecie di reato di realizzazione di una discarica abusiva, sanzionato pesantemente dalla legge 210/08 sull’emergenza rifiuti. Nel caso in esame i rifiuti sono stati accumulati, abbandonati sul suolo per un lungo periodo di tempo, senza alcuna separazione dal terreno sottostante esposto perciò anch’esso al pericolo di inquinamento, in una situazione di fatto che, nell’ottica della tutela per l’ambiente, presenta connotazioni tipiche della discarica intesa come luogo in cui si svolge lo smaltimento di rifiuti (o alcune fasi di smaltimento) mediante deposito sul suolo o nel suolo. Per tali motivi, essendo palese il danno ambientale e la situazione di pericolo, è scattata una immediata denuncia all’Autorità Giudiziaria diretta dal Procuratore Giuseppe Creazzo, che è stata assegnata al sostituto procuratore Francesco Frettoni il quale con estrema rapidità e solerzia richiedeva il sequestro preventivo dell’area al fine di consentire la bonifica coattiva. Il sequestro è stato concesso con altrettanta rapidità dal Giudice per le Indagini Preliminari Giancarlo Giusti e pertanto, questa mattina, la unità operativa di Polizia Edilizia e Ambientale della Polizia Locale di Palmi ha notificato il provvedimento all’indagato, apponendo i sigilli all’ingresso dell’area. Nei prossimi giorni saranno così avviate le operazioni di bonifica coattiva da parte del Settore Ambiente dell’U.T.C., per scongiurare ogni pericolo per i bagnanti ed i villeggianti che affollano il litorale ed i lidi limitrofi.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more