Mileto (Vibo Valentia). Gli era stato da poco concesso il beneficio degli arresti domiciliari dopo che, insieme ad un complice, aveva realizzato una piantagione di marijuana che, però, era stata scoperta dagli uomini dell’Arma che avevano anche colto gli illegali coltivatori in flagranza mentre curavano le piante cresciute tra le montagne delle Serre.
Peccato che, appena appresa la notizia dell’arresto, gli uomini della Stazione Carabinieri di Mileto avessero subito segnalato al Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro, che aveva concesso a Daniele Salimbeni, bracciante agricolo di 24 anni di Comparni, il beneficio dell’affidamento in prova ai servizi sociali, la circostanza che l’uomo, invece di approfittare della libertà concessagli per rimettersi sulla retta via, aveva pensato bene di darsi alla coltivazione di canapa indiana.
Appresa la notizia il Tribunale di Catanzaro ha quindi immediatamente provveduto a revocare l’affidamento in prova disponendo per il giovane l’immediato arresto e la traduzione presso il carcere di Vibo Valentia. Provvedimento eseguito dagli uomini della Stazione Carabinieri di Mileto che, appena arrivato l’ordine di carcerazione, hanno immediatamente prelevato il giovane presso la propria abitazione, dichiarandolo in arresto e trasferendolo nel carcere del capoluogo.
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