Vibo Valentia. Michele Artesi, Referente Cisal Enti Locali e Servizi si schiera contro i 164 licenziamenti decisi da Eurocoop in provincia di Vibo Valentia.
La Cisal respinge la proposta dell’Eurocoop che ha attivato la procedura istituzionale sulla mobilità riferita alla legge 223/91 e che riguarda, per la fattispecie, il licenziamento di 164 lavoratori in provincia di Vibo Valentia e propone, in alternativa, la sospensione dell’adozione del provvedimento in attesa che il nuovo tavolo di confronto, sollecitato con forza e vigore dalla Cisal ai massimi livelli istituzionali, porti ad un tentativo di superamento del delicato momento occupazionale che investe complessivamente il territorio della provincia di Vibo Valentia. La scelta dell’Eurocoop, intervenuta a causa della scadenza naturale degli appalti relativi a servizi di pulizia, manutenzione strade, portinerie ospedali, ausiliari Asp, ausiliari del traffico, servizi cimiteri, tutti relativi agli appalti POR Calabria/ lavoratori svantaggiati, rappresenta una conseguenza che ha creato una condizione di esubero di tutto il personale impegnato e che la società, in questo momento, non ha opportunità di collocare altrove. L’iniziativa della Cisal trova, comunque, una importante corrispondenza nel senso che il presidente dell’Eurocoop, Silvio Pellegrino, meglio valutando la situazione venutasi a determinare ha chiesto ed ottenuto una convocazione che mira “a poter esperire la fase istituzionale prevista dalla legge 223/91”, ma che in realtà costituisce un escamotage per meglio capire quali potrebbero essere i reali convincimenti di presidente della Regione e assessore regionale al Lavoro sulla assoluta gravità del problema occupazionale vibonese. Giuseppe Scopelliti e Francescantonio Stillitani hanno a portata di mano una occasione per dimostrare quanto sia importante aiutare il mondo dei lavoratori della provincia di Vibo Valentia che oggi soffre per il caso Eurocoop ma che sanno anche che la nuova stagione sindacale si preannuncia con un autunno caldo dove la forza di condivisione dei sindacati non basta per poter affrontare e superare disagi e problemi che già agitano ambiente e lavoratori di aziende in piena difficoltà economica e occupazionale. L’urgente tavolo convocato da Silvio Pellegrino assegna ruoli di grande responsabilità all’assessorato regionale al Lavoro ( Bruno Calvetta), alla Provincia ( Francesco De Nisi), all’Azienda sanitaria provinciale ( Geraldina Basilicata), ai Comuni di Vibo ( Nicola D’Agostino), Briatico ( Francesco Prestia), Nicotera ( Commissione straordinaria), Stefanaconi ( Saverio Franzè), Filadelfia ( Maurizio De Nisi), Zambrone ( Pasquale Landro), Serra San Bruno ( Bruno Rosi), Dinami (Francesco Cavallaro), Parco regionale delle Serre (Salvatore Carchidi), e alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal. La vicenda Eurocoop vede la Cisal molto critica e la richiesta di immediata sospensione della procedura di mobilità per i 164 lavoratori va soprattutto letta nell’irresponsabile comportamento di quelle sigle sindacali che hanno perso ormai da tempo la pratica della condivisione collettiva dei problemi, anteponendo la logica del della divisione rispetto alla cultura del libero confronto. Senza una concreta, programmata e innovata politica dell’intesa non si va da nessuna parte. La Cisal ha sempre rivendicato la necessità di rivalutare i rapporti di condiviso confronto con le altre sigle sindacali. Anche in questo caso legato alla problematica dell’Eurocoop, la Cisal conferma la necessità di dedicarsi ad una strategia d’unità d’intenti, ritenuto l’unico percorso per superare tutte le battaglie sindacali. Le divisioni non rendono ed i primi a pagare sono i lavoratori.