Reggio Calabria. «Educhiamoci insieme per portare bellezza in questa terra priva di amore e comportiamoci da cittadini degni del Vangelo. Dobbiamo diventare uomini di preghiera, di prossimità, di missione. Per chiamare i fratelli oziosi a lavorare alla vigna del Signore. Per rendere la Chiesa vera, madre, accogliente, sobria, pellegrina, antica ma sempre nuova, perché la Chiesa è festa!»
Sono queste le parole conclusive della Santa Messa celebrata quest’oggi nella Parrocchia di Santa Maria della Cattolica dei Greci, in onore del Signore e del nuovo protopapa, nominato quest’oggi dal Vescovo Mondello, Don Valerio Chiovaro. Durante la celebrazione, infatti, si è svolto il rito d’ingresso del nuovo parroco, chiamato a svolgere l’esercizio sacerdotale in una nuova comunità, come portavoce e «profeta di salvezza», nell’auspicio che la comunità stessa possa crescere nella partecipazione consapevole alla parola di Dio. Questa cerimonia è stata uno dei momenti teologicamente più profondi per la vita della Chiesa: la successione pastorale, precisamente, contraddistingue il dinamismo, la vitalità e il cammino della Chiesa, nell’impegno di procedere verso il Regno di Dio e diffondere il suo messaggio tra i cristiani che lo invocano.
Sono molti i fedeli, tra cui alcune autorità politiche come il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che si sono riuniti nel luogo di culto per rivolgere il loro saluto al parroco uscente, Don Filippo, e per accogliere il suo designato successore, Don Valerio, il quale in questi ultimi anni si è contraddistinto per il suo continuo impegno nella società giovanile reggina, come ad esempio la realizzazione del progetto Attendiamoci Onlus. Ed oggi, è chiamato dal Signore e dalla comunità cristiana ad assolvere un compito molto importante: far crescere la comunità nell’unione e nella comunione, per riunirsi tutti in una grande famiglia nella speranza e nella carità.
Nel momento in cui Don Valerio ha fatto il suo ingresso solenne, percorrendo la navata centrale accompagnato da un seguito di sacerdoti e chierichetti, la Chiesa si è intrisa di sentimenti contrastanti: da una parte, il velo di tristezza per il distacco da colui che ha guidato i fedeli per oltre un decennio e, dall’altra, un sentimento di gioia per il nuovo arrivato. Ma, riprendendo le parole di un rappresentante della comunità, il predecessore Don Filippo «non va in pensione perché ormai è entrato nell’intimo e nel cuore di tutti» e lascia i suoi uffizi ad una figura meritevole di fiducia e stima.
In conclusione, un fragoroso applauso e un inneggiamento a Don Valerio da parte del gruppo scout della parrocchia ha suggellato l’unione fraterna tra il neo parroco e i credenti.
Elisa Cristiano
(photo Attilio Morabito)