Reggio Calabria. Giorno 22 ottobre si terrà, presso l’Hotel Regent di Catona, il congresso medico dal titolo “Nuovi approcci terapeutici in Ematologia”, organizzato in maniera congiunta dall’Unità Operativa di Ematologia e dal Centro Trapianti Midollo Osseo dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria, diretti rispettivamente dal professor Francesco Nobile e dal dottor Giuseppe Irrera.
Il Dr. Massimo Martino, dirigente medico presso il Centro trapianti, ci illustra gli obiettivi del congresso: “questo incontro ci permetterà di fare il punto su alcune patologie neoplastiche ematologiche, in particolare il Mieloma Multiplo ed alcuni tipi di Linfoma. Fino a pochi anni fa, le terapie usate più comunemente per il trattamento del mieloma consistevano in diversi tipi di chemioterapia, steroidi, terapia ad alto dosaggio e trapianto di cellule staminali. Recentemente sono sati introdotti nuovi farmaci, quali i cosiddetti inibitori del proteosoma e gli Imids. Il proteasoma, che svolge un ruolo centrale nel controllo di molto processi di regolazione del ciclo cellulare, sta diventando un nuovo target del trattamento antitumorale con i cosiddetti farmaci intelligenti. Gli Imids rappresentano una promettente nuova classe di immunomodulatori per il trattamento di malattie infiammatorie, autoimmuni e neoplastiche. Nel campo del Mieloma Multiplo, attualmente, sono in corso numerosi studi per trovare trattamenti più efficaci e meno tossici ed il modo migliore e più sicuro di assumere un nuovo farmaco e ricevere una nuova terapia è la partecipazione ad uno studio clinico. Le sperimentazioni cliniche sono studi programmati, che coinvolgono i pazienti e hanno lo scopo di testare nuove terapie o confrontare diversi tipi di trattamenti esistenti. Vengono condotti seguendo una prassi rigorosa indicata in un protocollo. Tutti i pazienti arruolati in uno studio vengono monitorati attentamente. Le informazioni raccolte nel corso di uno studio vengono confrontate e analizzate da esperti ricercatori. I risultati contribuiscono a stabilire quali sono i trattamenti migliori che saranno in grado di migliorare le cure per i pazienti.
L’importanza del convegno nasce dal fatto che sarà un momento di confronto e scambio tra medici calabresi e siciliani, tutti esperti e di fama nazionale, e vuole essere un segnale importante per evidenziare che anche nelle regioni del Sud vi sono alte professionalità che possono offrire dal punto di vista culturale e scientifico il top delle cure ai pazienti con tumori ematologici”.
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