Briatico (Vibo Valentia). Da due mesi senza stipendio, i dipendenti del Comune di Briatico, da cinque giorni in sciopero, hanno proclamato, all’unanimità, lo stato di agitazione. Rivendicano anche gli arretrati contrattuali. La Cisal ha investito del problema il Prefetto di Vibo Valentia, dottoressa Luisa Latella, invitandolo a rendersi promotore di un incontro tra le parti ( rappresentanza dell’Amministrazione comunale, del Servizio tesoreria del Comune, delle organizzazioni sindacali ed RSU), al fine di poter scongiurare disagi e disservizi, La denuncia è avvenuta nel corso di un’animata assemblea, indetta dal referente provinciale enti locali e servizi della Cisal, Michele Artesi e dalle rappresentanze Rsu dell’ente, svoltasi nella sala consiliare nel corso della quale sono state espresse serie preoccupazioni sull’accaduto. All’inizio dell’incontro, inoltre, è stata espressa solidarietà ai dipendenti della società “Tirreno servizi” che attualmente opera per conto del Comune garantendo il servizio della raccolta dei rifiuti solidi urbani in funzione del 50% dell’attività. Perché si è pervenuti a questa grave situazione? L’Amministrazione comunale sembra voler attribuire ogni tipo di responsabilità della situazione alla tesoreria comunale affidata alla Ubi Banca Carime che a sua volta pare respingere l’accusa. “Quel che è certo è che la situazione, al momento, non sembra conoscere vie di sbocco – avverte, tra l’altro, Michele Artesi – se è vero che il perdurare dei ritardi sta comportando gravissimi disagi economici alle famiglie, soprattutto a quelle monoreddito che già non riescono ad arrivare a fine mese, data anche la grave crisi che attraversa il Paese.” La rappresentanza, al termine dell’incontro, ha confermato che qualora i disagi continueranno senza avere ottenuto alcuna determinazione positiva, verranno attivate altre forme di lotta più incisive nel rispetto delle vigenti normative. Stando, infine, alle ultime notizie il Prefetto avrebbe promosso una riunione per lunedì mattina tra le parti per pervenire alla soluzione della controversia che vede ancora una volta un comune della provincia in difficoltà nel rapporto col personale dipendente e per gli stessi motivi: la mancanza di liquidità economica.