Reggio Calabria. Andrea Esposito, giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Reggio Calabria dinanzi la quale si sta celebrando il processo che vede sul banco degli imputati il sottosegretario regionale alle Riforme, Alberto Sarra, ha decretato il ritiro in camera di consiglio facendo slittare l’udienza al prossimo 10 gennaio. La decisione, che ha così determinato il rinvio della sentenza attesa in serata, è stata determinata dalla necessità di designare un perito che accerti l’autenticità di parte della documentazione prodotta dai legali di Sarra, dall’accusa ritenuta inattendibile. Il sostituto procuratore della Repubblica Federico Perrone Capano ha rihiesto nei confronti dell’esponente politico una condanna a sei anni e 8 mesi di reclusione. Sul capo di Sarra pende l’accusa di bancarotta fraudolenta pluriaggravata in relazione al fallimento della “Farmacia Centrale”, storica farmacia sul Corso Garibaldi, di cui Sarra era socio di fatto e che portò i libri in Tribunale nel 2006. Tre anni di reclusione sono stati chiesti dal pm per l’altra imputata, socia nella farmacia, Antonina Maria Rosa Marrari. Secondo l’impianto accusatorio Alberto Sarra, la Marrari e Francesco Serrao (quest’ultimo ha patteggiato) avrebbero occultato dai conti della “Farmacia Centrale” una cifra pari a circa un milione e mezzo di euro, parte dei quali sarebbero stati ottenuti quale finanziamento da Federfarma, poi trasferiti alla Sarfarm, società di cui Sarra era socio unico e amministratore.
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