Con stupore rilevo l’ennesimo comunicato stampa dell’avvocato Squillaci in merito alle sacrosante rivendicazioni degli operatori del Terzo settore cittadino. Nell’ ultima nota, si vuol far credere che il Sindaco Arena non si sia impegnato nella risoluzione dei problemi del comparto e soprattutto non si siano rispettati gli impegni assunti con il protocollo d’intesa sottoscritto nel mese di dicembre. E’ doveroso precisare che nel tavolo delle trattative, il coordinamento rivendicava il pagamento del mese di Gennaio e di parte del pregresso (circa 300 Mila euro) concordato nel corso dell’ultima riunione, pagamenti, pero’, che erano già stati effettuati alcuni giorni prima della manifestazione. Vorrei ricordare che già nel corso della riunione del 5 aprile il Sindaco aveva annunciato che ci sarebbero stati ritardi nel pagamento del prgresso, dando appuntamento al giorno 30 c.m., per individuare una nuova tempistica in considerazione della rimodulazione da parte del Governo delle regole che disciplinano il trasferimento delle risorse agli enti locali a partire dal 2012.
Non vorrei che la posizione assunta da Squillaci, dunque, sia da attribuire ad altri fattori e non certo all’impegno garantito dal Sindaco Arena in questi mesi.
Sono consapevole che la manifestazione di giovedì scorso sia stato un passo fisiologico per esternare un disagio interiore di fronte ad un Paese che spesso non tutela le fasce più deboli ma con rammarico devo registrare l’ennesimo tentativo di una sinistra delegittimata dagli elettori, di approfittare di una protesta di piazza fondata su drammi umani e disagi profondi. La protesta del terzo settore cittadino è la voce di un disagio nazionale, non certo, dunque, limitato alla realtà locale. Tra l’altro, bisogna spiegare a chi finge di non sapere che nella mattinata, poco prima dell’inizio della manifestazione, il Sindaco ha contattato telefonicamente il Portavoce del Terzo Settore avv. Squillaci, dichiarandosi disponibile ad un SUO intervento in piazza, per incontrare gli operatori; lo stesso Portavoce ha però consigliato al Sindaco di non recarsi in piazza dando appuntamento al successivo incontro in Prefettura. Probabilmente Squillaci non ha comunicato l’intenzione del Sindaco ai manifestanti considerato che continuavano a reclamare la presenza del Primo Cittadino.
A dispetto di quanto si vuole far credere da parte di chi ha voluto dare una lettura fuorviante della manifestazione, l’ interlocuzione tra l’amministrazione comunale e gli organismi del Terzo settore è seria e costante; d’altra parte va fatto notare che alla firma del protocollo d’intesa di dicembre si è arrivati non certo per la bravura o la sensibile opera dei consiglieri di opposizione, ma per l’impegno, la concertazione e la volontà del Sindaco e la conseguente fiducia riposta dagli stessi addetti del Terzo Settore nel suo operato.
È evidente, quindi, che non può essere messa in dubbio la credibilità di un uomo che ha fatto del suo impegno civile per Reggio la molla ispiratrice di tutta la sua vita, e che ad oggi ha rispettato gli impegni assunti com il protocollo d intesa. I fatti parlano chiaro: Arena si è fatto carico del debito pregresso, procedendo al pagamento di parte del trenta percento concordato, ha ristabilito la regolarità del pagamento del corrente, ha garantito la destinazione dei fondi provenienti da altri Enti, dando ai lavoratori la certezza del presente e una fondata speranza per il futuro.
Non posso non evidenziare come si stia assistendo ad un tentativo di spostare l’attenzione su problemi delicati alla luce di una visione distorta della politica, intesa non come ricerca di soluzioni, ma piuttosto come possibilità di dare sfogo ad ambizioni personali e tentativi di rendere visibili progetti che mirano semplicemente a conseguire una legittimazione altrimenti negata. Si continua, cioè, a parlare alla pancia della gente e non al cuore, perseverando in uno dei mali maggiori della politica degli ultimi decenni.
Chi invece lavora per il benessere dei cittadini non deve consentire che ciò avvenga.
Il Sindaco, infatti, a scanso di equivoci e senza polemica, ha intrapreso un percorso quotidiano che è certamente di condivisione e non di contrapposizione, nella quale, probabilmente, lo si vuole costringere a scendere. I cittadini non sono una controparte, ma piuttosto coloro verso i quali si indirizza costantemente l’azione dell’ Amministrazione.
Il sindaco, per carattere, convincimento personale e per la piena consapevolezza del ruolo che ricopre per volontà della cittadinanza, non si fa certo trasportare da malpancismi o da polemiche che, proprio perché improduttive, sortiscono semplicemente l’effetto di aggravare inutilmente una situazione che certamente non è delle migliori.
Voglio infine respingere l’idea di un Terzo settore visto come campo di battaglia politica; in anni passati la sua gestione è stata intesa dalla sinistra come un feudo ma le istanze dei disabili, degli anziani, dei senzatetto e di tutti coloro che si trovano in uno stato di bisogno, non può essere di una solo di una parte politica. Ritengo invece che i bisogni della gente appartengono agli obiettivi prioritari che una società civile ha il dovere di salvaguardare.
Monica Falcomata’
Consigliere comunale Pdl