Reggio Calabria. Una delegazione dei ‘Popolari Liberali’, movimento cofondatore del PdL coordinato dal sen. Carlo Giovanardi, si è incontrata a Roma con il segretario nazionale del PdL, Angelino Alfano. “Si è trattato di un incontro – ha detto il coordinatore regionale del Movimento in Calabria, on.Giovanni Nucera, – proficuo ed improntato alla massima chiarezza in vista degli importanti appuntamenti politici ed organizzativi che attendono il Partito. Su un punto i ‘Popolari e Liberali’ sono stati particolarmente chiari durante l’incontro: non presenteranno alcuna candidatura alle primarie e sosterranno in maniera convinta Angelino Alfano. Siamo infatti certi – ha sostenuto Nucera – che Alfano rappresenti, con la sua storia politica e personale, e con il portato di valori che incarna, la sintesi migliore capace di coniugare la rappresentatività del PdL con i percorsi politici e sociali del Partito popolare europeo. Per coerenza, abbiamo già avviato in Calabria punti di raccolta di firme a sostegno di Alfano e contiamo di superare la soglia delle duemila adesioni. Popolarismo sturziano, interclassismo, solidarietà sociale ed il continuo richiamo alla dottrina sociale della Chiesa – ha detto Nucera – sono scelte di fondo che i ‘Popolari Liberali’ intendono vivere con coerenza e dare loro pratica applicazione nella quotidianità politica ed amministrativa. In questo quadro, nel corso dell’incontro romano è stato ribadita da parte della nostra delegazione il pieno sostegno alle autonomie locali capace di recuperare i valori della cittadinanza esaltando le peculiarità del territorio contro ogni tentativo di restaurazione di vecchie politiche stataliste. Inoltre – ha sottolineato Giovanni Nucera – abbiamo ribadito ad Angelino Alfano la necessità di ridefinire la forma-partito e di farne strumento essenziale per riaccordare il binomio cittadino-istituzioni, incoraggiando così le risorse territoriali e costruendo una classe dirigente all’altezza degli eventi, cioè, libera e trasparente. In questa direzione – ha aggiunto Nucera – abbiamo voluto porre all’attenzione di Angelino Alfano l’adozione di un codice etico che sia fermo nel precludere ogni possibile esperienza sotto la bandiera del PdL a quanti non sono in condizione di fornire certezze del loro impegno al servizio delle comunità. Ecco perché abbiamo scelto di celebrare le primarie, poiché siamo convinti come ‘Popolari e Liberali’ che siano strumento di autentica legittimazione dal basso alla costruzione di gruppi dirigenti in sintonia piena con i bisogni delle nostre popolazioni. Con Alfano, abbiamo anche valutato l’azione del Governo Monti evidenziando riserve sul modo in cui sono state finora affrontate alcune questioni. Ciò nonostante, ci siamo fatti carico, come ‘Popolari e Liberali’, di ribadire ad Alfano il nostro orientamento a sostenere ancora il Governo, coscienti come siamo che la grave congiuntura economica e sociale che taglia il Paese non permette disattenzioni. Anzi, ad Alfano abbiamo dato atto di come il prof. Mario Monti stia accompagnando efficacemente il Paese in una fase mondiale difficilissima dagli esiti non ancora definibili. L’incontro è anche servito a manifestare la contrarietà dei ‘Popolari e Liberali’ a forme esasperate di populismo, ancora oggi imperante, che ha di fatto aperto la strada all’antipolitica, mentre è fortemente avvertita la necessità di un ritorno alla politica vera, sobria, che incoraggi la partecipazione dei cittadini con ogni strumento utile a consentire loro di concorrere alle scelte per il futuro del Paese e delle giovani generazioni. Questi argomenti sono la base programmatica del nostro movimento – ha ricordato Giovanni Nucera – e li abbiamo esplicitati ad Angelino Alfano raccogliendone la condivisione, per farne uno dei punti di riferimento per le prossime battaglie che andrà a sostenere l’area moderata del Paese, contro una sinistra che non ha ancora oggi dismesso gli indumenti ideologici con cui si paluda in ogni occasione. Angelino Alfano ha dato atto della nostra impostazione, riconoscendo il contributo finora fornito dai ‘Popolari e Liberali’ nella vita delle istituzioni ad ogni livello e nel PdL, indispensabile nella costruzione di un ampio schieramento di forze moderate capace di essere vera alternativa di governo al caotico rassemblement che si preconizza a sinistra buono, forse, per vincere qualche consultazione elettorale che il Paese potrebbe pagare a caro prezzo per l’evidente instabilità che ne deriverebbe”.
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