Reggio Calabria. Non solo a livello nazionale, ma anche a Reggio Calabria in casa Pd c’è aria di rottamazione. E’ stata presentata infatti questa mattina, nella sede di via Tenente Panella, la nuova segreteria provinciale plasmata su misura delle recenti istanze cittadine dal segretario Seby Romeo: tante donne e tante facce giovani per un nuovo modo, ci si augura, di fare e concepire la politica.
Tra i tanti giovani spiccano anche alcuni volti già noti: quello di Giuseppe Mazzotta che si occuperà dell’associazionismo e delle relazioni con gli altri partiti; l’ex sindaco di Polistena Gianni Laruffa, nominato vicesegretario; e Mario Masso, sindaco di San Pietro di Caridà con delega agli Enti Locali. I nomi “femminili” sono quelli di Barbara Panetta, responsabile della Comuncazione e dell’Innovazione, Filomena Iatì al lavoro, Federica Loccisano al welfare, Nancy Spadari alle Politiche di genere. A fare parte del nuovo gruppo dirigente provinciale saranno infine Antonio Billari, vicesegretario regionale dei Giovani Democratici che si occuperà delle politiche giovanili, Teodoro Bucchino all’economia e infine Giovanni Crea che ricoprirà la carica di Tesoriere. All’appello mancano alcune cariche, ancora vacanti, sulle quali – spiega Romeo – verrà assunta una decisione nei prossimi giorni.
A partire da oggi il Pd non ha più scuse: è tempo di pensare ad una proposta per la città in vista delle prossime elezioni amministrative, punto sul quale Romeo ha le idee chiare: “Il partito ha così rinnovato i propri organismi che saranno chiamati a prendere delle decisioni a seguito di una discussione interna al partito stesso. Questa è la nostra regola. Non c’è spazio, all’interno del Pd, per autocandidature. Dal momento che nutriamo profondo rispetto per tutte le altre forze politiche presenti in città, nel momento in cui ci renderemo conto di non essere nelle condizioni di presentare un proposta unitaria, lasceremo spazio ad altre proposte e alle primarie di coalizione. I Giovani Democratici saranno, inoltre, parte attiva all’interno della nostra politica. I personalismi e le ambizioni individuali sono banditi dal nostro partito”.
Giulia Polito