Reggio Calabria. Negli oltre 40 minuti di comizio a squarciagola che il governatore Giuseppe Scopelliti, in versione Caterpillar elettorale, ha tenuto ieri sera dal palco di piazza Italia, vi è un passaggio fondamentale. Scopelliti, infatti, non è andato solo all’attacco dei suoi avversari politici, ma ha rivolto una frase pregna di significato anche verso i propri ex sostenitori. Una classe dirigente può sbagliare, ma lo fa in buona fede. E’ stato il ragionamento di Scopelliti, che ha invitato a dialogare anche “chi si è sentito tradito”.
Una frase che non può passare inosservata, in quanto può essere la svolta della prossima campagna elettorale. Scopelliti, insomma, spalanca le porte a quegli ex sostenitori che per una ragione o per l’altra si sono allontanati politicamente, e prossimamente anche elettoralmente, dalla propria area politica. Sarà questa, per Scopelliti, la battaglia più importante in vista delle elezioni comunali, ma anche più in generale nella sfida aperta rappresentata dal nuovo soggetto politico Ncd. Recuperare tutto il consenso che lo aveva fatto eleggere con percentuali bulgare. Ce la farà? Gli avversari, che storicamente hanno sempre sottovalutato la capacità di aggregazione di Scopelliti, sono convinti che il governatore abbia perso per strada irrimediabilmente dei pezzi importanti di consenso. E lui puntualmente gli ha dimostrato che sbagliavano. Già la seconda elezioni a sindaco lo vide stravincere con una percentuale ancora più grande della prima volta. Poi la cavalcata vincente alla Regione. Adesso l’appello: “venite, discutiamone, parliamone, dialoghiamo”. Idealmente dal palco Scopelliti ha abbracciato tutti i suoi figlioli, adesso tocca vedere quanti risponderanno all’appello. Recuperarli tutti sarebbe un miracolo, ma gli basta recuperarne anche solo una buona fetta, per continuare a stravincere.
Fabio Papalia