Lamezia Terme (Catanzaro). Un percorso comune e condiviso che valorizzi le identità professionali e che sappia leggere i bisogni inespressi, veicolando le dinamiche e agganciandole alle domande della Regione. E’ quello che è emerso durante l’incontro con i commercialisti svoltosi all’Ashley di Lamezia Terme. Pino Iurato, coordinatore degli undici ordini distrettuali dei commercialisti, ha introdotto i lavori, sottolineando la “capacità di fare sistema di professionisti che vogliono essere protagonisti di una stagione dialogica e produttiva“. Demetrio Arena ha evidenziato la necessità di garantire “partecipazione reale alle professioni, cosa che non è avvenuta nell’ultimo quinquennio“. Giorgio Sganga, segretario del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, ha voluto elogiare “nel rispetto dell’autonomia dell’ Ordine e della sua indipendenza, l’operato amministrativo di Scopelliti, verificato nel corso della mia attività professionale. “Le richieste che facciamo – ha aggiunto Sganga – sono finalizzate a una proposta qualitativa. Sono stati spesi milioni di euro nelle aziende sanitarie provinciali per certificazioni di bilancio e controlli – ha detto Sganga – affidate a società multinazionali, per un compito che i commercialisti calabresi avrebbero potuto e saputo fare, altrettanto bene. Ma prima di tutto – ha aggiunto Sganga – e prima delle operazioni di revisione, bisognava affidarsi all’operato di professionisti qualificati. Sganga ha aggiunto che “è meglio privilegiare la strada degli sgravi e delle defiscalizzazioni per lo sviluppo piuttosto che gli interventi a pioggia: su ogni investimento pubblico chiediamo che ci siano i visti di regolarità dell’Ordine, a tutela delle risorse comuni” ed ha proposto che “a tutela della terzietà e della imparzialità, si approvi una legge che preveda l’affidamento dei controlli, così come avviene in tutti gli altri Enti locali come Comuni e Province, a revisori esterni. “Chiediamo un tavolo di ascolto permanente con le professioni – ha detto Sganga – del quale riteniamo di poter fare parte a pieno titolo”.
“Abbiamo realizzato un programma aperto – ha detto Scopelliti – per renderlo sempre più esperenziale e partecipato, rendendolo funzionale agli obiettivi di modernizzazione della Calabria. C’è una costellazione di professionisti, di giovani – ha detto Scopelliti – che noi abbiamo sempre valorizzato, nelle nostre esperienze governative, riconoscendo l’importanza strategica di una funzione che è scritta nel patrimonio genetico della nostra cultura giuridica. La Regione non ha rispettato il patto di stabilità nel 2008 – ha detto Scopelliti – e c’è il rischio che lo stesso accada per il 2009: questo ci porta a chiedere controlli seri, limpidi, trasparenti per i quali sono disponibile a proporre una normativa che assicuri i controlli all’esterno come proposto dal consigliere Sganga. Sappiamo di andare incontro a una prima fase di governo che non potrà prescindere da una valutazione rigida e analitica dei conti. Credo che sia importante affidare ai commercialisti calabresi questa possibilità concreta e operativa di poter tradurre in fatti i debiti che il bilancio “orale” della Regione tuttora nasconde – ha aggiunto Scopelliti – e di agire sulla strada dei controlli, nel rispetto reciproco, vincolando il tutto a un’impostazione oggettiva di ogni aspetto contabile emergente dalla pessima gestione. Le professioni rappresentano l’involucro di competenza, esperienza – ha detto ancora Scopelliti – che costituiscono un punto qualificante di una nuova stagione. C’è la percezione diffusa che si debba realizzare un’apertura complessiva della società calabrese – ha detto Scopelliti – che sappia far capire alla politica gli spunti e le proposte del territorio. Anche per i commercialisti – ha concluso Scopelliti – vale il principio del merito come unico requisito che noi chiederemo, per realizzare la primavera che i calabresi attendono”.