Cassano allo Ionio (Cosenza). “Il distretto agro-alimentare di qualità che io rappresento non ha posizioni preconcette, ma difende unicamente gli agricoltori della Piana, forse i più importanti della regione: per questo non diciamo no pregiudizialmente all’impianto di smaltimento di Cammarata ma vogliamo incontrare Scopelliti”. Lo afferma il cavalier Renzo Caligiuri, presidente del distretto agroalimentare di Sibari. “I rifiuti vanno smaltiti e la politica del no produce effetti come quello napoletano- dice Caligiuri-ma, affinché un impianto sorga a Cammarata devono esserci le condizioni tecniche assolute di sicurezza, considerando che si tratta di un posto vocato all’agricoltura e deve prodursi energia in grado di abbattere i costi della produzione agricola e della popolazione. Il problema principale che vorremmo rappresentare a Scopelliti- aggiunge il presidente del distretto agro-alimentare – è che la crisi che colpisce il comparto dell’agricoltura sembra inarrestabile, atteso che molti grandi imprenditori e piccoli coltivatori stanno pensando di abbandonare le terre: c’è bisogno di misure forti ed energiche che aiutino la produzione, ma, soprattutto, che alleggeriscano i costi e che rendano competitivi i nostri prodotti. Chiediamo a Scopelliti un incontro –conclude Caligiuri- per discutere sia delle misure su Cammarata che sul futuro dell’agricoltura nella zona. C’è un problema di defiscalizzazione degli oneri sociali che il 31 dicembre cesserà e di un Psr che non premia gli sforzi onesti degli imprenditori e lo diciamo riaffermando l’indipendenza di un distretto che non ha colori politici e chiede al Presidente della Giunta un incontro urgente.
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